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Fonte: ICCD - Progetto PACI / MiC – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ICCD
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Saperi e tecniche

Pesca di pesci spada con palamito

I pescatori si preparano ad una battuta di pesca con l'utilizzo del palamito. Accompagnano il cavo principale sia nella fase di calata che nella fase di salpaggio riponendo i braccioli e i relativi ami negli appositi contenitori di forma circolare. Il pesce spada, una volta catturato, viene agganciato mediante l'ausilio di un bastone e portato a bordo dell'imbarcazione. Un pescatore procede a pulirlo privandolo della sua parte anteriore. La pesca al pesce spada con il palangaro derivante è ammessa per la pesca professionale, previa autorizzazione. Il palangaro, denominato palamito nelle marinerie liguri e toscane, è detto derivante poiché è libero di seguire le correnti e non è ancorato al fondo. Il palamito è uno strumento costituito da un cavo principale (trave o enza madre) a cui, ad intervalli regolari, sono attaccati altri cavetti, detti braccioli. Nella parte terminale dei braccioli si trova l'amo armato di apposite esche. I braccioli dei palamiti destinati alla pesca di specie dotate di dentatura robusta hanno solitamente la parte finale in acciaio. Per permettere un regolare posizionamento dell'attrezzo in acqua vengono collocati sul trave, ad intervalli regolari, dei galleggianti.

Finale Ligure (SV), Italia Regionliguria