Feste popolari
Gradoli 1925 un Esattore Tenente Sottotenente Segretario Consiglieri Capitano Bidello uno due pomeriggio del Giovedì Carnevale sei Oggi Grasso Quaresima oggi primo
Fratellanza del Purgatorio di Gradoli saio marrone cordone chiaro cappuccio viola Fratellanza del Purgatorio Confraternita del Purgatorio fine della Fratellanza fine del XVII secolo pomeriggio del Giovedì Grasso passato Suffragio delle Anime del Purgatorio Confraternita del Suffragio struttura militare anime purganti documenti d'archivio unica discriminante numero di soci illimitato asta dei prodotti raccolti estrazione sociale grande convivio tradizionale pranzo del Purgatorio quota di iscrizione attività vi statuto periodo di Carnevale Opera Pia caratterizzazione trasversale abito vie del paese patrona di Gradoli funerali dei fratelli primo giorno di Quaresima capacità di leggere distinzioni di classe Pranzo del Purgatorio Anime Sante del Purgatorio finalità di aiuto dei fratelli Anime del Purgatorio formula rituale Riguardo saio questua cappuccio color cenere Collegiata di Santa Maria Maddalena Fratellanza partecipazione uso Mercoledì delle Ceneri Confraternita
"Pranzo del Purgatorio": questua rituale della "Fratellanza del Purgatorio"
Nella mattinata del Giovedì Grasso, i "fratelli" della "Fratellanza del Purgatorio" escono per le vie del paese di Gradoli ed effettuano una questua rituale. Preceduti da un tamburino e dal vecchio stendardo della "Fratellanza" raffigurante le anime purganti, il corteo, composto da circa 10 confratelli, percorre tutte le vie del paese, anche le più impervie, attendendo che la gente spontaneamente esca di casa o dalla "bottega" e faccia un'offerta. Ad eccezione del tamburino, gli altri membri della "Fratellanza" sono tutti anziani. Tra i "fratelli" solo uno indossa il saio marrone con il cappuccio viola (scoperto), mentre gli altri indossano abiti civili. I "fratelli" percorrono le vie del paese con in mano delle cassette di plastica per la frutta e la verdura nelle quali mettono le merci che i paesani offrono. Non viene pronunciata alcuna formula rituale, ma solo richieste informali a chi spontaneamente apre la porta e offre un prodotto. A volte si entra direttamente nelle case delle persone conosciute senza bussare, o semplicemente chiamando per nome le persone. I gradolesi offrono prodotti alimentari confezionati e non (pasta, zucchero, caffè, prodotti inscatolati, cipolle, aglio, frutta, biscotti), ma anche prodotti commerciali dei negozi (intimo, calze, prodotti per il giardinaggio e per la casa, ecc.) e a volte denaro. Il tamburino accompagna tutto il percorso rituale suonando un motivo a marcia; si interrompe solo quando un uscio si apre e viene fatta l'offerta o quando da una "bottega" esce il commerciante con in mano il prodotto per l'offerta. L'andamento della questua procede in modo piuttosto informale, tra scherzi, battute e qualche sosta allietata da qualche bevuta di vino. La questua va avanti allo stesso modo per tutta la mattina e dura circa 3 ore. Saltuariamente alcuni "fratelli" vanno nelle case a salutare personalmente con abbracci e baci alcuni "fratelli" molto anziani. Il corteo entra anche in Comune per chiedere una offerta direttamente al primo cittadino e ad alcuni amministratori e impiegati comunali; passa poi per la scuola elementare e materna, dove i bambini hanno preparato delle scatole con numerosi prodotti da offrire. Le maestre in questo caso spiegano pubblicamente ai bambini la funzione e il ruolo della "Fratellanza" nella vita del paese e la preparazione del "Pranzo del Purgatorio". A fine questua, il gruppo rientra con lo stendardo nella sede della "Fratellanza" dove le offerte vengono depositate e contate.