La rapa viola spunta dal terreno con un ampio ciuffo di foglie verdi. Nella raccolta sono impegnate cinque persone che, provviste di guanti e di un coltellino, ripuliscono grossolanamente la base della rapa dalla terra; con un taglio netto viene asportato il ciuffo di foglie. Gli ortaggi così sgrossati vengono accumulati ai lati del campo. Gli operatori raccolgono e gettano le rape su un rimorchio con paratie ribaltabili trainato da un trattore. Con il primo piano sul cumulo di rape si nota la parte cresciuta sopra terra (che ha un colore violaceo) e quella invece sviluppatasi sotto terra (marroncina, con superficie ruvida). Con un mezzo meccanico le casse in legno piene di ortaggi vengono svuotate. Un nastro trasportatore verticale provvisto di acqua corrente consente di raccogliere e, nel contempo, lavare i singoli pezzi. Le rape, ormai pronte, vengono disposte in una tinozza in plastica di colore viola e ricoperte dalle vinacce. Una volta colmato il contenitore, il composto viene tenuto compatto da quattro assi di legno disposti ortogonalmente tra loro a coppie e bloccate da 2 mattoni grigi forati. La rapa così lavorata viene grattugiata con una grattugia in metallo su supporto in legno all'interno di una terrina marrone in terracotta smaltata; le strisce ottenute vengono sistemate e divise a mano. La #brovade# viene cucinata e proposta in un piatto con del #musetto# e un tagliere con alcune fette di polenta.