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Fonte: Granai della Memoria / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
Categorie
Archivi storici
Archivio:
Saperi del cibo
Autori:
Luca Percivalle
Renzo Del Prete

Renzo Del Prete

Intervistato nel 2012, Renzo Del Prete, classe 1956, è nato e risiede in provincia di Lucca. Racconta di come la varietà del fagiolo rosso di Lucca sia sempre stata coltivata nei piccoli orti famigliari inseme ad altre varietà. Prorpio per questo, come Renzo ci dice, il Fagiolo rosso si è "innamorato" con altre speci rischiando si scomparire.Il recupero è stato possibile solo grazie ad un anziano contadino a cui non piacevano altri fagioli. Il seme si è così conseravto puro negli anni ed è stato possibile recuperarne la produzione seppur lentamente a causa dell'esigua quantità di semi rimasta. Al giorno d'oggi, dopo la creazione del Presìdio Slow Food  viene coltivato in 9 aziende agricole.Il fagiolo rosso di Lucca era uno dei pochi alimenti di cui si cibava il mondo contadino; addirittura messe per funerali e battesimi venivano pagati con con alcuni chili di questo tipo di fagiolo.Si tratta di un tipo di fagiolo "buccione", dalla buccia un po' spessa, dal sapore delicato e cremoso è molto adatto per la preparazione di minestre. La nonna a metà settimana li faceva lessare preparandone così un gustoso brodo, mentre il giorno successivo venivano mangiati in insalata. Il nonno affermava infatti che mangiati due o tre volte la settimana aiutassero a regolarizzare l'intestino.  

Capannori (LU), IT Regiontoscana
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