Aldo Alessandria, classe 1968, è un cercatore di tartufi moderno che con la sua famiglia fa le ricerche nei paesaggi bellissimi delle colline delle Langhe. Suo padre non era trifulao, lui ha imparato tutto da suo zio. A volte, riceve delle persone famose, come degli attori, o dei personaggi della...

Amelia Raiteri, classe 1926, ci racconta il rapporto con il cibo da parte dei contadini di San Salvatore Monferrato, cittadina collinare a pochi chilometri da Alessandria, negli anni a cavallo del secondo conflitto mondiale. Il vino come fonte di energia, la poca carne, un uovo diviso tra fratell...

Attilio Prunotto, classe 1919, avvia il proprio racconto a partire dal 9 settembre 1943, quando, all’indomani del proclama di Badoglio, l’Esercito Italiano si trovò sotto attacco da parte delle truppe tedesche. Prunotto in quel momento si trovava arruolato nella Legione Carabinieri di Alessandria...

Intervistato nel 2011, Bartolomeo Repetto, classe 1928, partigiano garibaldino della Divisione Mingo, Brg. Olivieri e Aldo e Romeo, racconta le proprie origini famigliari, lo scoppio della guerra, l'ingresso nella Resistenza, la costituzione delle SAP ( Squadre di Azione Patriottica) ovadesi e la...

Beppe Sardi, classe 1954, è chef e proprietario del ristorante "Il Grappolo" di Alessandria. In quest'intervista racconta la sua vita da gastronomo, di come si è avvicinato alla cucina e come ha saputo interpretare la tradizione gastronomica alessandrina ed a innovarla.Nell'intervista la descri...


A Casalbagliano “si presume che, come negli altri sobborghi alessandrini, le bosinate siano presenti sin dall’Ottocento” (Castelli, 1999, p. 120). A inizio Novecento la bosinata veniva recitata negli ultimi giorni di Carnevale su un carro: tra i temi toccati il preferito era “la critica all’oper...


Nel sobborgo alessandrino di Valle San Bartolomeo l’usanza della bosinata era ancora viva nei primi anni del Novecento e veniva declamata in pubblico l’ ultima domenica di Carnevale. Attorno al 1910 la ‘businà’ veniva recitata in piazza da un certo Libori Amelettto, su un carro a molle tirato da ...


Nel sobborgo alessandrino di Villa del Foro l’usanza della bosinata era “ben radicata, certamente secolare” (Castelli, 1999, p. 181). Prendeva di mira, in particolare, le ragazze e veniva declamata “tutti gli anni, anche prima dell’ultima guerra, nello spiazzo davanti alla chiesa (‘ans i piliòt’)...


Nella frazione Castelceriolo occasione del Carnevale nei primi anni del secolo “la bosinata veniva recitata da certo Dante Ferraris, mascherato, su un carro tirato da cavalli bardati. Nel 1914 pare avesse allestito un carro allegorico detto dei ‘Fratelli Lunatici’, sul quale recitò la ‘businà’ tr...


A Cascinagrossa in occasione del Carnevale dal 1900 al 1930 circa la bosinata veniva recitata nella piazza del paese da Elia Castellani (‘u Lia’), mascherato, affiancato dall’amico ‘Gabot’ e altre persone in maschera. “Finita la businà, la carovana di maschere si recava a Litta per unirsi ai loc...


Nella frazione di Spinetta Marengo in occasione del carnevale già prima del 1880 venne introdotta l’usanza della bosinata dall’artigiano sugheraio Stefano Boschi (‘Stevu u Stupuné’): “travestito da Gagliaudo, la recitava a memoria in paese (in piazza delle scuole e in piazza della chiesa) su un c...


Nella frazione di San Giuliano Nuovo in occasione del carnevale “ci si limitava a fare un carro con maschere e orchestrina, poi rottura della pentolaccia in piazza, la domenica grassa (‘duminica dla pignata’) e infine, tra spari di fucile, falò del fantoccio di paglia raffigurante Carnevale (‘bri...


Nel sobborgo alessandrino di Lobbi il “ciclo carnevalesco iniziava col giovedì grasso e terminava il martedì successivo. […] Tutti prendevano parte alla festa mascherandosi con abiti vecchi e buffi e truccandosi con tappi di sughero bruciati o fuliggine. Andavano di casa in casa e si riunivano...

In questa intervista del 2012, Delmo Maestri, classe 1928, ripercorre la sua militanza nel PCI alessandrino, ricostruisce a grandi linee il milieau intellettuale dell’immediato dopoguerra, la grande crisi del 1956, il rapporto tra studenti e i dirigenti comunisti durante la contestazione studente...

Delmo Maestri, con una grande capacità di narrazione e di analisi, ricostruisce l’affresco della famiglia antifascista, in cui il padre Ottavio, militante comunista, era stato oppositore al regime e condannato al confino dal 1934 al 1937. Il testimone ripercorre il proprio percorso di formazione...

Intervistata nel 2005, Enrica Morbello Core, classe 1927, originaria di Casale Monferrato (Alessandria), non nutrì mai simpatie fasciste. In proposito ricorda quando una sua amica, accogliendo l’invito a versare l'oro per la patria, donò una bella spilla, che alcuni mesi dopo vide brillare sul pe...

Enrico Francia, classe ’44, fa lo stesso mestiere da una vita e lo dichiara con orgoglio: “io faccio i salami!”. Nasce e cresce a Cellamonte, piccolo ma molto curato paesino sulle colline del Basso Monferrato in provincia di Alessandria. Qui si trova una delle aree più battute dai...

Intervistato nel 2011, Fedele Tranquilli (Cispino), classe 1927, proviene da una famiglia contadina di “resistenti”. Il fratello Carlo è reduce dalla Jugoslavia, Bruno viene internato in Germania e la sorella è staffetta. Nel corso dell’intervista, egli narra l’ingresso nella Resistenza, nella Di...

Intervistato nel 2011, Felice Marino, classe 1923, ripercorre la sua esperienza partigiana: il campo di detenzione tedesco in Val Camonica, le prime azioni partigiane, il gruppo che faceva capo a Piero Balbo, il maggiore inglese Temple e il campo d'aviazione in Val Bormida.A metà degli anni '50 i...


Per la festa dedicata ai centauri che si svolge dal 1946, presso il santuario della Madonna della Creta, patrona dei motociclisti la definizione di raduno è riduttiva, in quanto si tratta di un evento complesso che lega ritualismi religiosi a elementi tipici delle espressioni festive della societ...
