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MiBACT – ICPI

MiBACT – ICPI

L'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) opera per la valorizzazione, in Italia e all'estero, dei beni culturali demoetnoantropologici, materiali e immateriali, e delle espressioni delle diversità culturali presenti sul territorio. Promuove inoltre attività di formazione, studio e divulgazione, collaborando con università, enti pubblici e privati, centri di ricerca nazionali e internazionali.

L'Istituto Centrale il Patrimonio Immateriale, già Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia (istituito con Decreto del Presidente della Repubblica del 26/11/2007 233 al quale ha fatto seguito il DM del 7/10/2008) dal 2016 dipende dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio - Servizio VI Tutela del patrimonio demoetnoantropologico e immateriale (DM 44 23/01/2016 "Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo").

All’interno del Servizio VI, che coordina le attività svolte dalle strutture periferiche del Ministero, l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia opera per la valorizzazione, in Italia e all’estero, dei beni culturali demoetnoantropologici materiali e immateriali presenti sul territorio, e in questo ambito promuove attività di formazione, studio, ricerca e divulgazione, collaborando inoltre con università, centri di ricerca, enti pubblici e privati.

Nell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia sono compresi i seguenti archivi:

ARCHIVIO DI ANTROPOLOGIA VISIVA
I materiali conservati nell’Archivio di Antropologia Visiva, databili dal 1939 ad oggi, documentano i principali temi della ricerca antropologica in Italia. Di grande importanza è il fondo filmico, nel quale sono conservati numerosi esempi di documentari ascrivibili alla cosiddetta “cinematografia demartiniana”. L’Archivio comprende anche un settore dedicato ai materiali originali prodotti nel corso di progetti di etnografia visiva.

ARCHIVIO FOTOGRAFICO
L’Archivio Fotografico comprende una vasta documentazione delle tradizioni regionali italiane, relative a: comportamenti devozionali, pratiche rituali, tecniche di lavoro agricolo e artigianale, vita pastorale e marinara, giochi e spettacoli di piazza, problematiche sociali etc. Queste immagini testimoniano inoltre i mutamenti socio-culturali del paese: modi di vita quotidiana, lavorativa e festiva, ambienti urbani e paesaggi rurali.

ARCHIVIO SONORO
L’archivio sonoro conserva una collezione di bobine magnetiche, nastri e dischi, che documenta il patrimonio di cultura orale e etnomusicale italiano.

L’Istituto ha messo a disposizione per la sperimentazione:
“I percorsi del cibo nell’Archivio Fotografico dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia” (300 schede)

L’Archivio “I percorsi del cibo”, contributo al Geoportale della cultura enogastronomica, propone una selezione di immagini, databili dalla fine del 1950 agli inizi del 1980, sul tema del cibo nelle tradizioni regionali italiane, accompagnate da schede dettagliate che indicano la località, l’anno, il soggetto e l’autore.

La documentazione è stata realizzata da studiosi interni all’istituzione, come l’antropologa Annabella Rossi, e da fotografi e ricercatori che hanno collaborato alle indagini sul campo.

Il cibo è considerato nei suoi diversi aspetti, dalla produzione alla trasformazione, fino all’utilizzo in contesti quotidiani e festivi. L’itinerario visivo comprende il ciclo agricolo (in particolare le colture dei cereali, della vite e dell’olivo, tipiche dell’area mediterranea), l’allevamento del bestiame e le attività marinare.

Sono inoltre illustrati i processi di elaborazione e consumo dei prodotti alimentari, nella vita quotidiana e nei mercati, ma anche per usi specifici, collegati a situazioni rituali, in occasione di feste come il carnevale o di ricorrenze del calendario religioso.

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