Feste popolari
Festa dell'uva
La festa dell’uva nasce all’inizio degli anni Trenta del Novecento per iniziativa del regime fascista per far fronte a un periodo di crisi del settore vitivinicolo e prevede la vendita dell’uva da parte di ragazze vestite da contadinelle e la sfilata di carri allegorici “simili a quelli di Carvenale, attinenti al tema del vino e della vendemmia” (Bonato, 2006, p. 49).
La festa è stata ripresa nel 1983 sotto altra formula: per la manifestazione “i cortili del centrostorico di Gattinata, dove vengono allestiti taverne e chioschi, si aprono ai visitatori e diventano luoghi di degustazione delle specialità enologiche locali in un’atmosfera medioevale, resa tale anche dalla presenza di armigeri a cavallo. La festa vuole essere l’occasione che Gattinara diede i Natali a Mercurio Arboreo Gattinara (1465), che divenne avvocato a Tornio, poi presidente della Franca Contea di Borgogna e ambasciatore dell’imperatore Massimiliano in Francia e in Spagna, quindi cancelliere dell’imperatore Carlo V. Le ‘tabine’ si fanno carico della progettazione e dell’allestimento dei punti di ristoro e dell’acquisto dei costumi che i ‘tabinatti’ indossano per servire i clienti” (Bonato, 2006, p. 49).
La manifestazione è articolata in tre giorni e viene ufficialmente inaugurata venerdì sera con la sfilata delle autorità e dei rappresentanti delle taverne, accompagnati dalla banda musicale, che al termine del corteo tiene un concerto sul sagrato della chiesa di San Pietro. Dalle ore 19 aprono le taverne.
Sabato e domenica durante dal pomeriggio a tarda sera gruppi musicali e artisti circensi si esibiscono sia con spettacoli itineranti per le vie del paese, sia in punti prestabiliti (sagrati delle chiese, piazze Paolotti e Italia, terrazza dell’istituto alberghiero; inoltre intrattengono i commensali nelle taverne. Domenica alle ore 11 la banda musicale sfila nel paese.