Feste popolari
Il giorno dei Re Magi
La festa ricorda la visita dei tre Re Magi alla mangiatoia dove nacque Gesù Cristo. Nei giorni precedenti la festa, per ricordare l'evento, i bambini spostano le statue che raffigurano i Re Magi man mano che essi si avvicinano alla capanna. La festa dell'Epifania era una festa religiosa nella quale la comunità di Carmagnola prevedeva una messa mattutina e vespri pomeridiani. Nella notte tra il 5 e il 6 Gennaio i bambini appendevano al camino o al letto le calze che venivano riempite con semplici alimenti (noci, nocciole e mandarini). Essendo una festa sacra, rappresentava anche un'occasione per riunirsi in famiglia e consumare un pasto più ricco del solito. A Carmagnola vie era un dolce tipico: la "Fogassa della Befana", dolce non lievitato e ricco di uva sultanina. In questa focaccia si usava nascondere una fava e chiunque l'avesse trovata avrebbe concluso nell'anno un ricco affare o fatto una ricca scoperta. Dunque per Carmagnola un dolce rappresentativo di molte credenze. Ci sono alcuni proverbi e modi di dire che si legano a questa festività, come quelli dovuti al fatto che il periodo di luce tende ad allungarsi: all'Epifania i giorni si allungano al passo della formica. Oppure: la notte della Befana nella stalla parla l'asino, il bove e la cavalla; la notte di Pasquetta parla il chiù con la civetta (dove per Pasqua si intende qualunque festa religiosa solenne).
