Feste popolari
LA STORICA PARATA DEI TURCHI
La parata si svolge la sera del giorno 29 maggio di ogni anno (nel giorno della vigilia di San Gerardo) lungo le vie della Citt? di Potenza. Prendono parte alla Parata ca 1000 figuranti che percorrono un tragitto di ca 4 km di seguito esplicitato: Campo sportivo Viviani, Viale Marconi, Via Verdi, Viale Dante, Via Vaccaro, C/so Umberto, Via Portasalza, Via Pretoria, Piazza Matteotti, Largo Duomo. L'evento raduna fino a 50.000 spettatori e ogni anno si assiste ad un sistematico aumento di turisti attirati dalla positiva pubblicizzazione della manifestazione. La Parata, costituisce una rievocazione storica figurata che prende in considerazione i seguenti periodi storici: XII sec.; XVI sec.; XIX sec.
Le ambientazioni e i quadri dei quali la Parata si compone e l'ordine in cui deve svolgersi, risultano dal prospetto schematico parte integrante del Disciplinare allegato (allegato B). Il complesso delle disposizioni sono ispirate anche al RIRS (Regolamento Italiano per la 'Rievocazione Storica').
Esse vanno a rievocare episodi ben innestati nella vicenda storica potentina e nella tradizione popolare e perci? l'Amministrazione comunale deve e vuole tutelarle per conservare quel carattere tipico degli usi e costumi del popolo potentino: canonizzare e regolamentare la festa in quadri rievocativi ben precisi significa tutelarne l'originalit? ed evitare che, nel corso del tempo, chiunque possa stravolgere tali tradizioni sulla base di variazioni e trasformazioni che non identifichino più le tradizioni e l'identit? locale. Pur tuttavia, tali canoni e regole non vogliono sottrarre o cristallizzare le naturali trasformazioni che lo stesso popolo apporta con nuovi comportamenti e atteggiamenti. Questa rappresentazione fa parte del Patrimonio D'Italia per la Tradizione, è il risultato del matrimonio tra fede e tradizione. Mentre negli abitanti nativi della citt? l'attaccamento a questa tradizione è tenace, il senso di appartenenza e l'accettazione da parte delle
popolazioni provenienti dal territorio regionale sta aumentando nel tempo a seguito della pubblicizzazione attiva dell'evento nelle scuole e sul territorio.
Il corteo storico è articolato in tre ambientazioni. Nello specifico si fa riferimento alla rievocazione storica della seconda met? del 1800
con la ricostruzione di un ambiente sociale articolato e complesso che porta alla luce la struttura sociale composta da: nobili, borghesi religiosi, artigiani, contadini. In particolare l'attenzione ricade sul travestimento dei popolani e dei carbonari che diventano interpreti dell'evento attraverso la catarsi del travestimento (diventano turchi, soldati Latini ecc.) Si offrir? cos? uno spaccato della vita ottocentesca e si dar? la possibilit? alla gente di fare un tuffo nel passato e di rivivere quei momenti di profonda umanit?, spiritualit? e socialit?. Si potr? cos? comprendere attraverso la rievocazione come il popolo potentino aspettava le festivit? di San Gerardo e come lo onorava attraverso la ritualit? religiosa e attraverso i festeggiamenti in onore di San Gerardo nella sfilata dei turchi nel 1800.
La rievocazione del secondo ambiente si divide in cinque quadri specifici in ognuno dei quali si racconta un determinato episodio descritto nell'atto notarile dello Scafarelli. Quest'ambiente è quello più articolato proprio per la presenza di una diversit? di temi e di situazioni, militare, religioso, civile ecc. Appare straordinario l'approccio stilistico con un periodo molto articolato quale il Rinascimento. Periodo complesso e di forte caratterizzazione sia per i costumi militari latini e turchi sia per costumi della famiglia Guevara e della sua corte, (influenza spagnola), del popolo potentino, dei giullari dei musici, delle odalische, dei religiosi e degli amministratori.
Il terzo ambiente, infine, è caratterizzato da una ricostruzione storica medievale del 1100 nel quale si racconta la devozione del popolo potentino a San Gerardo. Anche in quest'ambiente si pu? parlare di rievocazione perché fa preciso riferimento alla vita di San Gerardo, alla data della sua morte e della sua santificazione. Quadro nel quale si evoca la ritualit? religiosa attraverso la ricostruzione di una processione di et? medievale. La ricostruzione fa riferimento in particolare ai cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme e il mondo ecclesiastico in particolare.
Grande rilevanza viene attribuita sul nostro territorio nazionale alle feste patronali per i solenni festeggiamenti dei Santi Patroni delle citt?, sia per il valore liturgico che per quello tradizionale che le stesse assumono; gli Enti pubblici intervengono per mantenere salde queste tradizioni che rappresentano l'identit? di un popolo e di un territorio. Al fine di valorizzare e meglio definire le caratteristiche della manifestazione storica rappresentata dalla Parata dei Turchi, le attivit? di coordinamento e la gestione della Parata stessa sono affidate ad un Comitato Tecnico Scientifico costituito da n. 5 membri, di cui almeno uno esperto di storia ed uno esperto nella gestione di eventi culturali.
L'organizzazione, invece, è di esclusiva pertinenza dell'Amministrazione Comunale. ogni anno. Il comitato, nel rispetto del presente disciplinare, quindi, predispone un documento organizzativo da sottoporre al Consiglio Comunale e determina il calendario delle azioni organizzative. Entro il mese di febbraio di ogni anno, dovr? essere pubblicato il bando di reclutamento e partecipazione predisposto dal Comitato sulla scorta del prospetto schematico della Parata e del documento organizzativo approvato nel quale saranno indicate le figure e gli animali da reclutare.
La selezione dei figuranti e l'assegnazione delle parti, a cura del Comitato, dovranno avvenire entro il mese di aprile di ogni anno. Potranno presentare domanda di partecipazione tutte le associazioni. La riunione delle Comparse, complete di tutti gli elementi che le compongono, degli altri gruppi di Figuranti e la formazione del Corteo Storico, si terr? alle ore e nei luoghi indicati dal Comitato. Per dirigerne e disciplinarne lo sfilamento, il Comitato si avvarr? di volontari e del personale messo a disposizione dall'Amministrazione Comunale.
Il servizio d'ordine sar? disciplinato dal Sindaco con giusto provvedimento che si ripete ogni anno, secondo le esigenze dettate da ragioni di ordine pubblico.