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Fonte: Musei Etnografici Italiani / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG

Mulino Vecchio di Bellinzago

Il Mulino ospita un'esposizione permanente comprendente documentazione storica e oggetti legati all'attività agricola e molitoria, che occupa il primo piano dell'edificio, allestita per illustrare gli aspetti del territorio legati all'utilizzo dei mulini ad acqua, che rappresentano delle entità produttive essenziali per l'economia agricola della valle del Ticino.

La sala delle macine, dove sono conservati impianti e macchinari del Mulino, è la parte più significativa dell'intero complesso: ci si può immergere nell'atmosfera del vecchio edificio, dimenticando il tempo trascorso. Insieme alle tre ruote idrauliche esterne in ferro l'attrezzatura per la macinazione delle granaglie è tuttora funzionante e in buono stato di conservazione ed è possibile, grazie all'acqua della Roggia Molinara, azionare la ruota che attraverso una serie di ingranaggi trasmette il movimento alle grandi macine di pietra che

producono la farina.

Accanto alla sala macine si trovano la cucina e il forno per cuocere il pane, utilizzato dall' ultimo mugnaio Ambrosetti fino a pochi decenni or sono. Al piano terra è stata ricavata, nella vecchia stalla, una sala attrezzata per laboratori didattici, per esposizioni temporanee o per la visione di audiovisivi per integrare le visite guidate.

Informazione tratta da www.parks.it

L'attuale Mulino Vecchio di Bellinzago è stato ricostruito nell'anno 1718, come riportato dalla data incisa nella malta sul muro rivolto verso la roggia Molinara. Questa costruzione sostituiva quella preesistente, visto che il primo cenno della presenza di un mulino lungo la roggia Molinara, fatta scavare dagli Sforza nel 1484, è riportato in un inventario del 1545 dei beni di Ippolito del Mayno, feudatario degli Sforza a Bellinzago. In seguito, nel XVIII secolo, la comunità di Bellinzago, avendo riscattato le pertinenze di carattere feudale, divenne titolare del mulino e delle sue attività. Confiscato dal Demanio napoleonico, il mulino venne in seguito rivenduto più volte finchè nel 1925 venne acquistato dalla famiglia Ambrosetti, mugnai da diverse generazioni. Essi mantennero in funzione il mulino per sessanta anni conservando nel contempo un prezioso esempio di macinazione ad acqua, ricordo di un'epoca passata. Nel 1985 il mulino è stato acquistato dal Parco Naturale della Valle del Ticino, che non si è lasciato sfuggire la possibilità di acquisire una struttura così interessante, con i meccanismi per le diverse fasi della macinazione ancora perfettamente funzionanti e in grado di produrre, per scopi didattici, una certa quantità di farina. E' oggi un Centro Regionale di Educazione Ambientale meta abituale di scolaresche e di visitatori occasionali.

Informazioni tratte da www.comune.bellinzago.no.it

BELLINZAGO NOVARESE (NO), Italia Regionpiemonte
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