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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Processioni delle Rogazioni

Le processioni delle rogazioni si svolgevano nei tre giorni precedenti l’Ascensione. “Dopo il suono festivo delle campane, per l’intera mattinata echeggia ovunque ‘Ora’ o ‘Ora pro nobis’ del popolo, a suggello dell’invocazione di ogni singolo santo, proposta dai diversi cantori che si avvicendavano lungo il percorso. […] Alla romana cantilena si alternavano pure le antifone appropriate agli edifici di culto davanti ai quali si transitava. A ogni stazione veniva pure letto, o forse più propriamente cantato, un brano evangelico.

Secondo quanto attesta l’antico ‘Processionale’ il percorso delle rogazioni nel secolo undicesimo era molto più ampio, perché si estendeva anche fuori del centro abitato, al di là delle mura, oltre il torrente Borbore. Iniziava da S. Maria in Castello per raggiungere il Santo Salvatore, San Teodulo, San Pancrazio, San Giorgio, i Santi Apostoli, San Lorenzo, Sant’Aniano, San Michele, San Pietro insolariolum, San Raffaele, Santa Maria Nuova, San Gaudenzio, San Giovanni, San Quirico, Sant’Adriano, Sant’Anastasio, San Martino, San Desiderio e San Sisto.

Nella seconda parte del codice, che potrebbe risalire al dodicesimo secolo, il percorso aveva già subito una prima decurtazione.

Il lunedì partendo dall’atrio della beata Maria, cioè dal duomo, la processione si dirigeva verso il Santo Salvatore, dopo aver sostato davanti alla porta ovest della cinta muraria. Qui il sacerdote recitava la particolare e lunga orazione ‘Mesorum’. Il martedì la processione, partendo da Sant’Aniano, sostava alle porte di San Michele e San Gaudenzio, con la recita della stessa orazione. Il mercoledì si andava a Sant’Anastasio, a San Martino e a San Sisto.

Ulteriore taglio al percorso fu inferto dal nuovo ordinamento trecentesco, chiaro segno dei radicali mutamenti e delle semplificazioni, cui erano soggette le tradizioni liturgiche lungo il corso dei tempi, e che soprattutto palesavano il rilassamento dei costumi e un certo assenteismo generale rispetto alla vita religiosa.

Il lunedì, partendo dalla cattedrale, si andava a San Secondo della Torre, si usciva dalla porta e il sacerdote diceva l’orazione ‘Mestorum’. Transitando fuori delle mura, si raggiungeva San Marco. Il martedì si andava dalla chiesa di Sant’Aniano e a quella di San Secondo del mercato, pregando presso le porte di San Michele e San Gaudenzio. Sant’Anastasio e San Sisto erano le mete dell’ultimo giorno delle rogazioni” (Gai, 2009, pp. 288-289).

ASTI (AT), Italia Regionpiemonte
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