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Giorgio Ferrini Paolo Pulici Renato Zaccarelli Retato Zaccarelli Eraldo Pecci Claudio Sala Patrizio Sala Zaccarelli Novara Catania calciatore Giancarlo Antognoni Quarta Argentina l'Italia Michel Platini Francia Lacombe fonte:Wikipedia
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Storie di vita
Renato Zaccarelli
Dopo Giorgio Ferrini e Paolo Pulici, Renato Zaccarelli è il terzo giocatore del Torino con più presenze in Serie A. Comincia a tirare i primi calci al pallone nelle file della Junior Ancona, storica squadra del quartiere dorico di Vallemiano; a 15 anni milita nelle giovanili del Torino, per poi essere prestato e fare esperienza in serie B con Catania e Novara, fino all'esordio in serie A con il Verona. Ritorna granata nell'estate del 1974; da quell'anno in poi Retato Zaccarelli, intervistato nel 2009, parla della sua esperienza di calciatore professionista. Con Eraldo Pecci, Claudio Sala e Patrizio Sala dà vita a un centrocampo eccezionale. Zaccarelli è una mezzala classica, elegante, concreta e dal rendimento costante. Verso la fine della sua carriera arretra in difesa reinventandosi libero dal fine senso tattico, quasi un centrocampista aggiunto. In questo ruolo vive una seconda giovinezza a tal punto che nel 1986, all'età di 35 anni, gli viene assegnato il "Guerin d'oro" come miglior giocatore del campionato 1985-86. Con il Toro vince soltanto lo scudetto del 1976, ma si toglie la soddisfazione di giocare per un lustro in Nazionale (con 25 presenze e 2 gol) e un grande Mondiale in Argentina, dove l'Italia arrivò Quarta. Parte dalla panchina come rincalzo di Giancarlo Antognoni e alla fine colleziona cinque presenze e un gol, quello della vittoria in rimonta per 2 - 1 contro la Francia dell'allora giovanissimo Michel Platini (che era passata per prima in vantaggio con una rete di Lacombe, segnata dopo appena 40 secondi di gioco). (fonte:Wikipedia)
