Intervistato nel 2011, Riccardo Lorenzini, classe 1983, proviene dalla provincia novarese ma, a partire dal periodo degli studi come perito chimico, ha sempre frequentato quotidianamente Novara.L'intervistato racconta che il dialetto novarese viene ancora parlato nei circoli ricreativi. Da bambino parlava in dialetto per vendere le rane pescate ai vicini di casa; la pesca delle rane è stata infatti un'attività che praticava nelle rogge ai lati delle risaie. Proprio le rane sono uno dei piatti tipici della cucina novarese. Lorenzini ce ne svela , dal risotto alle rane fritte, senza dimenticare la paniscia o il panino con la fidighina che rappresentava la merenda di tutti i giorni.La prima cosa che gli viene in mente di Novara è la cupola dell'Antonelli che vedeva tutte le mattine dall'autobus che lo portava a scuola. uello Riccardo Lorenzini, classe 1983, proviene dalla provincia novarese, ma a partire dal periodo degli studi come perito chimico ha sempre frequentato quotidianamente Novara.L'intervistato racconta che il dialetto novarese viene ancora parlato nei circoli ricreativi. Da bambino parlava in dialetto per vendere le rane pescate ai vicini di casa; la pesca delle rane è stata infatti un'attività che praticava nelle rogge ai lati delle risaie. Non a caso, le rane sono uno dei piatti tipici della cucina novarese; Riccardo Lorenzini ricorda alcune ricette: il risotto alle rane fritte, la paniscia e il panino con la fidighina, che rappresentava la merenda di tutti i giorni.Per Riccardo, la prima cosa che caratterizza Novara è sicuramente la cupola dell'Antonelli che vedeva tutte le mattine percorrendo la strada verso la scuola in autobus.I luoghi di ritrovo, a parte l'angolo delle Ore, sono spesso dei parcheggi: quello dell'Ipercoop e quello della casema Perrone, dove lasciare la macchina per recarsi nei vari locali.