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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Rievocazione della disfida al gioco dei birilli

Durante la festa del Bôn Vin si svolge, la prima domenica dopo Ferragosto, la rievocazione della tradizionale disfida del gioco dei birilli, riservato solamente alle donne, che per l’occasione indossano i tradizionali costumi.

“La rievocazione si prefigge di far rivivere le atmosfere del periodo basso-medievale e di mantenere vive le tradizioni popolari (Comene di Farigliano, 2007).

Il “giog d’le bije” ha origini remote, probabilmente legate ai riti di fertilità della terra, ed è stato tramandato di generazione in generazione. Risulta citato anche negli antichi Statuti di Farigliano, che dettano regole specifiche sui giochi leciti e su quelli proibiti.

In passato era prerogativa delle donne anziane, mentre le giovani, ritenute prive dell’esperienza necessaria, potevano solo assistervi. “I birilli costituivano un passatempo a cui le donne si dedicavano alla sera, dopo le lunghe giornate

lavorative, ma le grandi sfide avvenivano di domenica, nella piazza del paese. Era, dunque, un gioco molto sentito, in quanto costituiva l’unico momento di svago per le donne ed anche dal punto di vista psicologico rappresenta in un certo modo il senso di rivalsa del sesso femminile su quello maschile" (Comune di Farigliano, 2007).

Le regole del gioco sono rimaste invariate nel tempo. Si gioca a coppie e le partecipanti devono abbattere i birilli, colpendoli con una boccia di legno detta “rubatà”. I birilli sono nove e vengono disposti a cerchio, otto sulla circonferenza, alti circa 80 cm, ed uno collocato al centro, il cosiddetto re o nove di circa 90 cm. Se si abbatte un birillo disposto sulla circonferenza, si ottiene un punto, mentre se quello centrale cade con la base fuori dal cerchio, il risultato è di 9 punti; nel caso contrario, si realizza un solo punto. Per lanciare la “rubatà”, le giocatrici devono rimanere dietro una linea, la lizza, che viene tracciata sul terreno a fondo campo, a circa 8 m dal cerchio. Un’altra linea è segnata a 50 cm dal cerchio e delimita il punto in cui la “rubatà” può battere prima di colpire i birilli, pena l’annullamento del tiro.

Vince la coppia che per prima riesce a raggiungere i ventiquattro punti. Se il punteggio viene superato, la coppia è penalizzata e deve retrocedere a quattordici, un punteggio prestabilito al quale vanno aggiunti i punti di supero.

Il ruolo di arbitro è sempre affidato a un uomo, che in passato, quando il gioco si svolgeva sulla strada sterrata e con birilli spesso storti, era chiamato a sedare discussioni assai accese.

FARIGLIANO (CN), Italia Regionpiemonte
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