Feste popolari
Adorazione dei pastori
"... a Pocapaglia, /.../ nella mistica ora dolcissima in cui nacque il Redentore, durante la messa e proprio al momento della consacrazione, appare sulla porta maggiore della chiesa un pastore con largo cappello e manto bianco, che porta un agnellino, il quale, da lui pizzicato, emette pietosi belati; e percorsa tutta la chiesa tra la gran folla va ad offrirlo a Gesù Bambino, di cui nello stesso istante comparisce la statuetta di sopra all'altare, essendosi rimossa d'un tratto una tendina che l'occultava. Questa graziosissima consuetudine si riannoda evidentemente al dramma sacro sul legggendario 'Gelindo'...." (Milano, 2001, p. 154).
Della "graziosissima consuetudine di Pocapaglia - viva del resto anche a San Lorenzo, frazione di Fossano, in valle di Lanzo ed altrove - che si riannoda probabilmente al dramma sacro sul leggendario 'Gelindo'", Milano ritorna in una nota, con la medesima descrizione (Milano, 2001, p. 258, nota 14).
"Pocapaglia - Natale: messa di mezzanotte - quando il prete si comunica appare un pecoraio, entra dal maggior ingresso della chiesa - fa belare l'agnello e (con un largo cappello e un mantello bianco sulle spalle) gira nel coro - poi viene dinanzi all'altare e offre l'agnello a l Gesù Bambino che intanto appare improvvisamente nel mezzo dell'altare essendosvi rimossa la tendina che prima lo occultava" (MIlano, 2005, p. 220).
