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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Andiamo a ballare con 'masche' e 'servan'

La rappresentazione, inaugurata nel 2000, si svolge nel centro storico del paese, dove vengono allestite numerose scene: alcune rappresentano i luoghi della vita quotidiana di un tempo, dove nascevano e venivano trasmesse le leggende e le credenze popolari di un tempo, come ad esempio la casa, l'osteria, la stalla, eccetera. Per ottenere un'atmosfera più suggestiva si provvede ad illuminare tutta l'area coinvolta con luci naturali (fuochi, lumini, torce ad olio), e si esegue una ricostruzione del bosco dove echeggiano voci di richiamo dei folletti e di tutti i personaggi "fantastici", voci del pubblico e dei figuranti, rumori procurati dalle azioni delle singole tappe, rullìo di tamburi, strumenti musicali.

I visitatori, con l'ausilio di una cartina distribuita all'ingresso, possono seguire un vero e proprio itinerario eno-gastronomico-culturale: ogni scena è contraddistinta da un'indicazione su ardesia che riporta il tema della stessa in lingua occitana. La scenografia degli angoli di vita quotidiana riprende gli elementi tipici degli usi e costumi popolari della valle (vestiario dei protagonisti, strumenti di lavoro, eccetera); nei momenti più fantastici della rappresentazione, invece, ogni attore/organizzatore è libero di creare soluzioni a suo piacimento. Si affiancano anche alcune scene mobili con personaggi che girano in mezzo al pubblico, intrattenendolo con canti e racconti e gridando formule magiche.

A seguito della scena finale, in cui vi è la condanna e il rogo di una strega nella pubblica piazza del paese, la festa continua con balli e musiche occitane sino a tardi.

Riassumendo, le azioni che si susseguono sono:

1) venerdì sera vi è la comparsa di un gruppo di folletti ("servan") e di streghe ("masche") che irrompe nei locali dei ristoranti durante la cena per intrattenere gli ospiti con racconti, danze e riti magici; 2) sabato sera vi è l'incontro in piazza con la Regina Elena per la consegna della cartina del percorso della festa ai partecipanti; 3) percorso a tappe: ogni tappa corrisponde ad un'attività artigianale di un tempo; 4) scene mobili con degustazioni in tutto il centro storico; 5) momento della condanna e rogo della strega inquisita in piazza della Resistenza; 6) balli e musica occitana (cfr. Nicoletti, 2004-2005, pp. 10-11).

(CN), Italia Regionpiemonte
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