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Fonte: Mulsa: le immagini raccontano / MULSA - Museo di Storia della Agricoltura
Categorie
Agricoltura
Autori:
Giovanni Ferrari, Osvaldo Failla, Luigi Mariani, Anna Sandrucci
Media

Aratura con tiro a sei buoi francesi

L’immagine è tratta dal catalogo generale n. 12, probabilmente del 1910, di materiale agricolo dell’azienda francese Magnier-Bédu, fabbrica di aratri e di altri attrezzi agricoli molto rinomata. L’aratro oggetto della foto è il Brabantino doppio n. 5B in grado di lavorare il terreno fino alla profondità di 45 centimetri. La medesima azienda aveva in catalogo anche il modello 6, sempre a trazione animale, in grado di raggiungere i 55 centimetri di profondità. L’aratura profonda non fu solo una prerogativa italiana ma era diffusa anche in altri Paesi. Il tiro composto da 6 coppie di buoi costituisce un attacco animale indispensabile per questo tipo di aratura profonda: evidenziata nella foto anche dalla differente altezza tra gli animali in solco e quelli fuori solco. I buoi sono aggiogati alle corna e non al garrese come normalmente era in uso in Italia. Essi sono probabilmente di razza Charolais, molto diffusi nel dipartimento di Seine-et-d'Oise indicato nella didascalia originale della foto, o forse esemplari di razza Gasconne. Gli Charolais hanno mantello bianco con mucose non pigmentate mentre i Gasconne, pur presentando nelle vacche e nei buoi mantello bianco o grigio chiaro (nei tori compaiono anche peli neri), hanno le mucose nere così come il fiocco della coda e l’estremità delle corna. Dalla foto, per quanto ritoccata, parrebbe di vedere qualche fiocco nero ma è difficile dirlo con sicurezza. I bovini più utilizzati in Francia per il lavoro erano proprio gli Charolais, i Gasconne e i Limousins (con mantello rosso). A questo indirizzo si trova un'immagine dell'azienda Choisy aux Boeufs cui si riferisce la foto d'epoca: https://archea.piwigo.com/picture?/3496 . Si trova a Nord dell'Aeroporto Charles De Gaulle di Parigi.

Sant'Angelo Lodigiano (Lodi), Italia Regionlombardia
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