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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Festa dei centauri

Per la festa dedicata ai centauri che si svolge dal 1946, presso il santuario della Madonna della Creta, patrona dei motociclisti la definizione di raduno è riduttiva, in quanto si tratta di un evento complesso che lega ritualismi religiosi a elementi tipici delle espressioni festive della società modernizzata.

Dalle poche centinaia di partecipanti della prima edizione, richiama ogni anno migliaia di centauri provenienti da tutta Italia e dall’Europa. “La festa si struttura, dunque, attraverso gli anni, lasciando dietro di sé interessanti sedimenti, come l’accumularsi nella cappella di destra di ex voto, connessi ai motociclisti” (Ferraiuolo, 1989, p. 108).

L’evento inizia qualche giorno prima e coinvolge luoghi diversi. In alcuni anni una delegazione di motociclisti viene ricevuta dal Papa, prima di raggiungere Castellazzo (cfr. Ferraiuolo, 1989, p. 108).

Nel corso della giornata di venerdì i motociclisti cominciano ad affluire ad Alessandria, città che ospita logisticamente il raduno. Questo viaggio assume i connotati di un pellegrinaggio: “A definire questo momento non è soltanto la constatazione che degli individui compiono un viaggio dai loro luoghi verso il santuario (di per sé già sufficiente a qualificare il pellegrinaggio, se la motivazione è la partecipazione del fedele al rito), ma anche il fatto che tale viaggio viene compiuto in gruppo. Stavolta la struttura di base non sarà più il nucleo familiare ma il motoclub” (Ferraiuolo, 1989, p. 108).

Sempre venerdì iniziano le iscrizione e viene organizzato un giro turistico nella Monferrato, con soste enogastronomiche.

Sabato, al mattino si svolge un giro turistico, seguito da un secondo giro turistico nel primo pomeriggio; anche in questo caso sono previste soste per la degustazione di prodotti locali.

Nel tardo pomeriggio i rappresentanti delle delegazioni europee dei moto club sono ricevuti ad anni alterni, presso Palazzo Ghilini, sede dell'Amministrazione provinciale di Alessandria, o presso il Municipio di Alessandria. Al termine dei saluti avviene lo scambio di doni e un rinfresco.

Alla sera nel santuario della Beata Vergine della Creta viene celebrata una messa in memoria di tutte le vittime della strada. La funzione è presieduta dal vescovo di Alessandria. Al termine della funzione nel piazzale viene accesa la fiaccola votiva. Segue il ricevimento delle delegazioni da parte dell’Amministrazione comunale di Castellazzo, che si conclude con un rinfresco.

Domenica mattina dal palazzo vescovile di Alessandria parte il corteo. In testa le forze dell'ordine (Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Urbana) in alta uniforme che precedono in moto la vettura del vescovo seguita dalle auto delle più alte autorità civili e militari della città e provincia. A chiudere il corteo, la scorta d'onore con le bandiere.

Contemporaneamente i centauri raggiungono il santuario; le moto dei primi centauri, rappresentanti dei motoclub nazionali e stranieri, con in sella le proprie damigelle, entrano nel Santuario con motore acceso e si dispongono in cerchio al centro della navata.

Non appena i primi centauri sono sistemati, il vescovo comincia ad officiare la Santa Messa. Durante la funzione, avviene il tradizionale rito delle offerte alla Vergine; a turno, ogni damigella accompagnata dal proprio conduttore, depone un mazzo di fiori in un cesto posto ai piedi dell'immagine della Madonnina.

Le interpreti ufficiali del raduno leggono, in cinque lingue, una preghiera preparata dal vescovo.

Al termine della funzione, i primi centauri escono dal Santuario e si dispongono sul piazzale; il vescovo esce sul sagrato ed impartisce la benedizione a tutti i partecipanti al raduno.

La liturgia domenicale, a differenza di quella del sabato dedicata alla “pressoché esclusivamente alla memoria dei motociclisti defunti”, ruota sull’intercessione mariana e la “benedizione da leggersi come protezione magica sia per il gruppo […] sia per il singolo. Tale benedizione non è rivolta solo all’uomo ma anche al mezzo meccanico” (Ferraiuolo, 1989, p. 108).

Dopo la cerimonia religiosa, la colonna dei motociclisti riprende la strada per il capoluogo alessandrino e dopo aver attraversato le vie cittadine, arriva in piazza Garibaldi, transitando davanti al palco d’onore, dove prendono posto il vescovo e le autorità. I centauri dei moto club organizzati sfilando davanti al palco inscenano delle coreografie che di anno in anno rinnovano.

Nei giorni dei raduno vengono organizzati pranzi e cene per i motociclisti, pressoristoranti e locali privati della zona, e iniziative collaterali.

(AL), Italia Regionpiemonte
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