Feste popolari
Fiera del tartufo bianco d'Alba
Le prime mostre di tartufi si svolsero ad Alba alla fine degli anni Venti, sotto forma di sagra paesana, in concomitanza con le feste vendemmiali; nel 1930 venne istituito un comitato organizzatore con il compito di dare vita ad una manifestazione permanente. Due anni dopo “la fiera era in pieno sviluppo, se ne interessarono i giornali a tiratura nazione ed anche la stampa londinese vi dedicò la sua attenzione. Inizialmente fu una mostra a premi dei migliori tartufi trovati nelle Langhe e nel Roero; poi, lentamente, andò assumendo un ruolo trainante per il commercio del tartufo bianco in Italia e nel mondo. Nel 1933 si fregiò definitivamente del marchio Fiera del tartufo. […] A partire dagli anni Cinquanta nel clima della ricostruzione, la fiera accompagnò e promosse lo sviluppo delle industrie albere e delle attività commerciali connesse. […] A partire dal 1973 assunse il titolo di Fiera nazionale del tartufo.” (Vigna, 1999, p. 244); dal 2007 si fregia del riconoscimento di fiera internazionale.
La manifestazione è cresciuta e si è ampliata nel corso degli anni diventando oggi un evento che si protrae da settembre a novembre, con un fitto programma: ai tartufi e all’enogastronomia si affiancano molteplici iniziative che spaziano dalla musica agli spettacoli, alle rievocazioni storiche, all’arte, allo sport.
Tra queste, rivestono risultano di particolare rilevanza:
- Mostra mercato del tartufo e rassegna delle specialità enogastromiche di nicchia di Langa e Roero, ogni sabato e domenica, da fine settembre a metà novembre, nel Cortile della Maddalena (trasferito nel 2008 nel Palazzo mostre e congressi “Giacomo Morra”).
- Mercato ambulante tutte le domeniche di ottobre nelle aree adiacenti il centro storico.
- Investitura del podestà: l’ultimo sabato di settembre, in piazza Risorgimento, viene rievocata la suggestiva cerimonia di investitura del podestà, figura politica che governava i comuni in epoca medievale, esercitando i poteri esecutivo, di polizia e giudiziario.
- Il Baccanale del tartufo: il terzo sabato di ottobre oltre mille figuranti in costumi medievali scendono nelle vie e piazze del centro, “riproponendo le festività tipiche del Medioevo, dedicate all’abbondanza e agli antichi culti propiziatori dionisiaci e pagani, che seppur banditi dall’affermarsi della cristianità, sopravvivevano non più come rituali a sfondo sacro , ma come semplici feste in cui le reminiscenze precedenti facevano vistosamente capolino” (Ente internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e Giostra delle Cento Torri, 2007). La rievocazione è accompagnata da musiche, danze, banchetti e dalla degustazione di vini e prodotti tipici langaroli.
- “Il borgo si rievoca”: la domenica successiva la rievocazione riprende con scene di vita quotidiana proposte nei singoli borghi; durante la giornata proseguono i momenti di musica e danze, nonché le proposte enogastronomiche.
- Pantalera storica in costume: il primo sabato di ottobre in piazza Risorgimento, viene riproposta una partita di pallapugno con giocatori in abbigliamento del passato.
Nel periodo della fiera si svolge inoltre il Palio degli asini (cfr. scheda 00400301).
