Feste popolari
Il Canto Popolare di Tricarico
Tricarico e campagne circostanti.
Valutazione interesse culturale Gli anni dell'immediato dopoguerra hanno segnato una svolta decisiva per la cittadina di Tricarico, poiché fu in quegli anni che essa, come l'intera Basilicata si trasforma in un laboratorio a cielo aperto, nel quale si ritrovano antropologi, sociologi, cineasti e fotografi, interessati alle condizioni di 'un'altra Italia', da Peck a Banfield, da Friedmann a Cartier Bresson. Per molti di loro, la porta di ingresso a questo mondo è la Tricarico di Rocco Scotellaro, amico delle migliori intelligenze del tempo, da Manlio-Rossi Doria a Rocco Mazzarone. Ospite di Scotellaro è anche De Martino che arriva a Tricarico negli anni '40 per preparare quelle spedizioni caratterizzate da una spiccata attenzione ai fenomeni musicali, che avrebbero cambiato metodi ed obiettivi degli studi antropologici ed etnomusicologici.
Nel centro della collina materana raccolse la Canzone della Rabata, 'anonima testimonianza letteraria di dolore e di ribellione, di rampogna e di minaccia', definita un 'documento assai eloquente della volont? di storia della gente rabatana'.
In una lettera indirizzata a Scotellaro si evince la volont? di De Martino di utilizzare il materiale raccolto per un lavoro 'a più ampio respiro sull'angoscia della storia', anche se sottolineava un problema di ordine metodologico riferito alla trascrizione dei canti popolari, i cui autori di solito non venivano individuati 'per comodo intellettuale'.
Sin da allora precisava il valore da attribuire ai canti popolari, frutto di una 'fase creativa, di solito comune, ma spesso individuale'. Evidenziava il carattere della cooperazione fra il popolo e gli intellettuali nella consapevolezza dell'originalit? della sua stessa produzione, continuamente intercalata e innervata nell'oralit? di un vissuto quotidiano e nella storia sociale, plurale e dei singoli.
Il lavoro di De Martino e degli altri antropologi ha generato la consapevolezza nel popolo di Tricarico dell'importanza della musica per una ricostruzione della cultura popolare.
Il canto popolare appartiene alla tradizione orale ed è un documento, in quanto ne riflette concezioni, tradizioni e abitudini della vita e del tempo in cui si realizza. La canzone popolare è nata per essere cantata, ma spesso ne è rimasto solo il contenuto letterario, mentre la melodia, il più delle volte è andata perduta. Tuttavia, pur separato dalla melodia, questo contenuto resta di grande interesse storico, antropologico, sociologico.
Un patrimonio, questo, da salvaguardare, capace di creare una relazione culturale, intensa e duratura, tra questo territorio e le citt? del mondo.
Una volta a Tricarico, e nei nostri paesi, il tempo era scandito dal ritmo del lavoro dei campi, con i suoi riti, canti, danze e pratiche magico-religiose: un patrimonio culturale che rischia di essere perduto completamente.
La canzone popolare aveva un carattere tipicamente funzionale; oltre a quella estetica essa aveva una funzione magica o di regolazione del lavoro: tanti sono i canti legati al lavoro contadino (fienagione, mietitura, vendemmia, ecc.); moltissimi sono quelli che cantano l'amore (corteggiamento, dichiarazione, tradimento, beffa, ecc.).
La terra di Lucania, terra di contadini, vanta un ampio repertorio di questi canti, sempre più rivalutati e interpretati da gruppi di musica popolare.
E per comprendere quanto radicata sia la cultura del canto in Basilicata e a Tricarico, si citano le parole di De Martino, riportate qualche anno dopo le sue spedizioni da Carpitella: " Tutte le volte che vado giù, succede che a un certo punto cantano, non so perché Faccio una domanda, chiedo qualcosa e all'improvviso la gente non parla più: in risposta alle mie domande, prende e canta. Un fatto che mi sorprende molto". (M. Agamennon: Etnomusicologia italiana: radici a sud, in Suonosud, 4, 1989, p.22). Il progetto sar? realizzato da professionisti locali o legati a Tricarico e alla Basilicata. Verranno coinvolti operatori del settore audiovisivo per la realizzazione del documentario, storici e professionisti del settore per la trascrizione dei testi, uno studio di registrazione per la produzione del disco audio, la discoteca di Stato per la concessione delle registrazioni di Ernesto De Martino.
