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Fonte: Granai della Memoria / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
Categorie
Archivi storici
Archivio:
Saperi del cibo
Autori:
Stefano Cavallotto, Luca Percivalle, Alessandro Ditommaso, Stefano Cavallotto
Piermassimo Cirio

Piermassimo Cirio

Al Madonna della neve di Cessola troviamo lo chef Piermassimo Cirio. In questa intervista lega la storia del suo ristorante e della sua famiglia al plin. Nasce come osteria per diventare ristorante, qui gli agnolotti del plin rappresentano fortuna e dannazione: «si fanno dall'apertura del locale...la ricetta è di mia nonna paterna ». Una fortuna perché conosciuti attraverso questa preparazione e una dannazione perché è obbligatorio averne sempre in cucina e non trovarsi sforniti.Dall'intervista Piermassimo ricorda come questa “caramella” dal ripieno di carne e verdure, venisse stesa sul “curdunà”, un telo dove i plin disposti come soldatini si preparavano ad esser porzionati in relazione alle persone. Oggi la “mise en place” è un richiamo delle vecchie “curdunà” con gli agnolotti al tovagliolo per i puristi del gusto; viene utilizzato un tessuto di canapa grazie alla sua capacità di assorbire umidità rispetto piatti in ceramica.Ricordi piacevoli che evidenziano come un tempo fosse una preparazione prettamente femminile, mamme e nonne trasformavano il pizzicotto in un tratto identitario sia famigliare che piemontese; una preparazione che oltre a soddisfare i palati era in grado di rinsaldare legami e diventare momento aggregante.

Cessole (AT), IT Regionpiemonte
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