Saperi e tecniche
1925 Gradoli un Esattore Collegiata di Santa Maria Maddalena Tenente Sottotenente Segretario pomeriggio del Giovedì Capitano Quaresima Mercoledì delle Ceneri Consiglieri ottanta Bidello sei fuochisti Carnevale addetti camerieri Grasso due uno da: quinto Oggi quarto terzo undici trenta primo oggi tinche nove Nove Due cinque quattro lucci 2 quintali prime 12 3 di notte del Mercoledì 9-10 ore 12-13
Fratellanza del Purgatorio di Gradoli Fratellanza del Purgatorio Confraternita del Purgatorio tradizionale pranzo del Purgatorio fine della Fratellanza saio marrone cordone chiaro cappuccio viola minestra di riso pomeriggio del Giovedì Grasso Suffragio delle Anime del Purgatorio numero di soci illimitato fine del XVII secolo Confraternita del Suffragio funerali dei fratelli preparazione dei fagioli Pranzo del Purgatorio asta dei prodotti raccolti unica discriminante diversi piatti anime purganti attività vi struttura militare fagioli del Purgatorio documenti d'archivio preparazione del Pranzo del Purgatorio primo giorno di Quaresima responsabilità di un capo-gruppo finalità di aiuto dei fratelli estrazione sociale grande convivio quota di iscrizione passato statuto capo-sala enorme fuoco teste di tinche vie del paese Opera Pia periodo di Carnevale pulitura del pesce quintali di fagioli del Purgatorio partecipazione patrona di Gradoli nasello fritto Anime del Purgatorio giovani fratelli capacità di leggere distinzioni di classe fratelli
"Pranzo del Purgatorio": preparazione dei "fagioli del Purgatorio"
Gli enormi "callari" (o "callare") di rame nei quali vengono cotti i "fagioli del Purgatorio" vengono inizialmente lavati dai "fratelli" addetti al fuoco (detti "fuochisti") con aceto e acqua bollente. Dopo averle lavate, le "callare" vengono portate dai "fuochisti" nella stanza del fuoco, dove vengono poste su treppiede, riempite di acqua con una pompa e disposte intorno al fuoco per portare l'acqua a ebollizione. I fagioli vengono messi in grandi secchi di plastica per essere lavati. Una volta messi nel secchio, mentre uno dei "fuochisti" con una pompa riempie il secchio di acqua, due altri "fuochisti" con due grandi paioli di legno muovono i fagioli per lavarli e mescolarli. I fagioli vengono poi presi con dei colini e messi in secchi di plastica più piccoli in modo da disporli nelle "callare" sul fuoco per essere bolliti. Intanto nella cucina vengono portati alcuni treppiede sui quali verranno messe le "callare" con i fagioli tolti dal fuoco. Queste, una alla volta, vengono portate da due "fuochisti" con un bastone di legno infilato trasversalmente nei manici e collocate sul treppiede. Intanto i "fratelli" addetti ai fagioli hanno indossato camici bianchi e guanti di lattice e preparano sulla tavola dei grandi piatti con il pepe in polvere e un secchio di olio di oliva. Quando arriva la prima "callara" con i fagioli portata dai due "fuochisti", gli altri "fratelli" prendono i fagioli con grandi colini, li scolano e li mettono nei piatti da portata, dove vengono conditi con abbondante olio di oliva, sale e pepe. Prima però i "fratelli" attendono che il tamburino annunci con una rullata di tamburo tra i tavoli della sala l'inizio del pranzo e che il "Capitano" della "Fratellanza" ne annunci con un discorso l'inizio ufficiale.