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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Processione del venerdì santo - Processione del Risorto

"Degli spettacoli muti di Alessandria e di Torino nel secolo scorso, di cui il D'Ancona parla....." (Milano, 2005, p. 152).

"...la sfarzosa processione del venerdì santo che avveniva in Torino in quello stesso secolo XVIII con Cristo sul cataletto, Maria Addolorata, i pifferi delle guardie reali, preti, frati, soldati, ecc..." (Milano, 2001, p. 249).

"A Torino particolare rilevanza avevano nel Settecento la processione del venerdì santo e quella della resurrezione di Cristo. La prima era aperta dai 'pifferi delle guardie reali, cui teneva dietro la statua del beato Amedeo, portata da sei uomini, e quella di un angelo che mostrava in un bacile il capo di san Giovan Battista'. Venivano poi, vestiti in nero, i confratelli della Misericordia e i sacerdoti con gli strumenti della Passione collocati 'su panieri inargentati, indi la Croce, il lenzuolo sul quale era dipinta la Sindone, la statua di Cristo morto su un ricco cataletto e sotto un magnifico baldacchino, e per ultimo quella di Maria Addolorata; il tutto con grande accompagnamento di preti, frati, soldati, suonatori, ecc..'.

Altrettanto sfarzosa era la processione di Pasqua 'con fanciulli vestiti da angeli, la statua della Fede che atterrava l'Eresia, stendardi coi fatti della Passione, le tre Marie e l'Angelo su un tavolato portato a schiena d'uomini, il Sudario, e poi il Cristo risorto con intorno al sepolcro le guardie, e ultimi gli Apostoli e la Madonna" (Bernardi, 1991, p. 323).

"Anche a Torino si svolgeva nel '700 una processione del venerdì santo, aperta dai pifferi delle guardie reali, cui tenevano dietro la statua del beato Amedeo e quella di un angelo che mostrava in un bacile la testa mozzata di san Giovanni Battista. Seguivano i confratelli della Misericordia in divisa nera, i sacerdoti con i 'Misteri' posti su panieri argentati, e poi la Croce, una copia della Sindone, la statua del Cristo morto posta su un ricco cataletto e sotto un magnifico baldacchino, e da ultimo quella di Maria Addolorata. Nè meno sfarzosa era la processione domenicale della 'Resurrezione di Cristo' con fanciulli vestiti da angeli, la statua della Fede che atterra l'Eresia, stendardi coi fatti della Passione, le tre Marie e l'Angelo della resurrezione su un tavolato portato a spalla da uomini, il Sudario, il Cristo risorto e per ultimi glòi Apostoli e la Madonna" (Basteris, 2004, p. 35).

Usseglio (1892) ricorda la processione della Resurrezione (Renier, 1896).

(TO), Italia Regionpiemonte
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