Feste popolari
Sacra rappresentazione della Passione
"... Sacra rappresentazione della Passione che a Maggiora (Novara) ha origine nel 1927, viene sospesa per la guerra, ripresa negli anni Cinquanta e infine riproposta, riveduta e corretta, nel 1987, nel 1990, nel 1992, nel 1994 /.../ con scadenza annuale..." (Delconte, 1996, p. 27).
"... La prima parte della rappresentazione, la sera del giovedì santo dopo la 'lavanda dei piedi' e la messa 'in coena Domini', è avvenuta all'aperto con suddivisione in quadri: Primo quadro: Il sinedrio commenta l'arresto di Gesù. Secondo quadro: gli apostoli commentano l'arresto di Gesù /.../. La rappresentazione termina con l'ingresso in scena di tre croci, simbolo della condanna di Gesù..." (Delconte, 1996, p. 285).
"Seconda parte della Sacra rappresentazione:
Primo quadro: i discepoli chiedono a Pilato il corpo di Gesù
Secondo quadro: Pilato e la moglie si interrogano sulla morte di Gesù
Terzo quadro: le donne parlano di Gesù a Maria
Quarto quadro: il trasporto di Gesù dal Calvario al Sepolcro
Quinto quadro: l'ultimo saluto..." (Delconte, 1996, p. 286).
""L'allestimento oggi risulta oneroso nell'impegno teatrale, con 120 comparse e 24 attori, non a caso affidato alla 'Compagnia teatrale Maggiorese", che cura particolarmente la recitazione, il contesto scenico, l'aspetto costumistico, ecc..." (Delconte, 1996, p. 289).
Quando non si svolge la Sacra rappresentazione, a cadenza biennale, si realizza, il venerdì santo, "il tradizionale 'Rito della Croce' con la presentazione della stessa in chiesa, da parte del sacerdote che lentamente scopre il Crocifisso coperto da un drappo viola mentre, dal fondo della Chiesa giunge all'altare. Segue la processione con le statue del Cristo morto e della Madonna Addolorata per le vie del paese" (Delconte, 1996, p. 351).