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biscotto co

Preparazione del "biscotto co' l'anice" o "biscotto della tiratura del solco dritto"

L'esecutore mette nell'impastatrice gli ingredienti del composto: farina, uova, zucchero, anice, latte, strutto, lievito, più una composizione "segreta" di liquori. Taglia poi a mano i pezzi di pasta in panetti tutti uguali di peso. I singoli panetti vengono poi passati dal figlio in una macchina spianatrice "fogliatrice" e tornano sulla spianatoia con forma cilindrica dove il padre li lavora. L'uomo lavora la pasta cilindrica allungandola
con le mani, il figlio intanto si affianca allungando altri pezzi di pasta dalla forma cilindrica. L'esecutore dà poi al biscotto la forma intrecciata, prima chiudendo la pasta cilindrica e facendo assumere a questa una forma ovoidale chiusa, poi sovrapponendo i bordi della figura facendo prendere la forma di doppio intreccio. Dopo averli fatti riposare per circa 1 ora, l'esecutore e il figlio mettono i biscotti nel forno per circa 30 minuti, fino a quando prendono una colorazione brunita. Durante l'esecuzione il fornaio spiega l'uso e il consumo rituale del biscotto e illustra le modifiche che per ragioni estetiche lui ha apportato, rispetto ad una forma precedente. Prima
dell'infornatura il fornaio spennella i biscotti con un composto di uovo e zucchero.

Osservazioni
Il biscotto co' l'anice o biscotto della tiratura del solco dritto viene preparato in occasione del rito della tiratura del solco dritto, che si svolge a Valentano ogni 14 agosto. In quella occasione, dopo aver effettuato fin dall'alba il solco su una porzione di terreno scelto dai signori della festa, intorno alle 11 di mattina viene consumata una merenda a base di biscotto co' l'anice e vino. Lo stesso biscotto viene consumato in altri rinfreschi che si svolgono nel periodo del rito; due di questi sono organizzati dai vecchi signori della festa (il primo al rientro in paese del gruppo che ha tirato il solco, il secondo il giorno dopo), il terzo è, invece, organizzato dai nuovi signori della festa, dopo la presa in consegna rituale dei ceri addobbati con uva e con il biscotto al cu' che, a differenza di questo primo biscotto intrecciato, è benedetto. A Valentano ad eseguire il biscotto intrecciato sono i forni, in particolare il fornaio esecutore del presente bene, che da anni lo realizza insieme al figlio. Per la festa il fornaio produce circa 300 biscotti co' l'anice, suddivisi tra quelli che servono per la festa (un centinaio) e altri che vengono venduti e consumati in privato. Rispetto al passato, quando il biscotto veniva prodotto solo per la festa, oggi il biscotto viene prodotto anche durante l'anno ma in quantità molto ridotte. In passato questo biscotto veniva preparato in casa. Un biscotto simile è prodotto in diversi paesi della zona, da Gradoli ad altre aree del viterbese. Il primo esecutore è il fornaio di Valentano che ogni anno produce il biscotto co' l'anice o biscotto della tiratura del solco dritto, che viene comunemente consumato nel corso della merenda dopo la tiratura del solco e durante i rinfreschi organizzati dai vecchi e dai nuovi signori della festa. Nel corso degli anni l'esecutore ha leggermente modificato gli ingredienti del biscotto, aggiungendo alcuni aromi e liquori "segreti" all'impasto. Il secondo esecutore è il figlio del fornaio. Quest'ultimo esecutore prende parte solo limitatamente alla realizzazione del biscotto, sia perché è il padre che possiede l'esperienza adatta, ma anche perché è allergico alle farine.
Valentano (VT), Italia Regionlazio
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